[INVITO]
Via Enrico Nöe, 33 Milano MM2 Piola
Inaugurazione | Venerdì 4 marzo h 18.30
La mostra rimarrà aperta da martedì a sabato h 16-19 fino al 15.03.2011
In occasione unicamente del vernissage, venerdì 4 marzo, sarà riaperto il bando per partecipare gratuitamente alle mostre micro². Per partecipare il bando è online a questo
link
Un prezioso mosaico costituito da numerose tessere colorate, ciascuna con una propria ben precisa identità: così appare al primo sguardo la pagina web dedicata alle opere partecipanti alla mostra Micro².
E proprio come in un mosaico è utile sì la visione unitaria, in grado di conferire un senso all'insieme – e, in questo caso, di innescare numerosi riflessioni sull'eterogeneità della produzione artistica attuale e sulla sua vitalità – ma ancora più utile risulta l'osservazione ravvicinata delle singole unità, che porta a riconoscere come caratteristica specifica di una tale configurazione proprio la discontinuità e il carattere discreto.
Procedendo secondo tale seconda via, abbiamo l'opportunità di considerare ogni singola opera, a prescindere dai gusti personali e dal giudizio di valore che ne possiamo dare, come un piccolo haiku pittorico, una “gemma” in grado di condensare in poche battute una delle tante modalità di produr! re arte, oggi.
Con la raccomandazione di porsi di fronte alle opere con il medesimo atteggiamento di attenzione e concentrazione che potremmo assumere proprio di fronte a un haiku, ovvero con gli occhi e le orecchie ben aperte, pronti per farci guidare nella percezione di fenomeni e di aspetti del reale dapprima mai considerati.
Presentazione | Lara Piffari
Curatela | Anna Epis e Aldo Torrebruno
[INVITO ALLA VISIONE]
Nico Mingozzi
Si è soliti affermare che gli artisti siano dei visionari, tesi verso visioni di futuri possibili o “annusatori” di eventi già percepibili nell'aria; eppure l'arte è sempre stata anche protesa verso il passato, inteso sia come banca-dati di possibili e infiniti immaginari figurativi, sia come ulteriore possibilità di fuga dal reale.
In quest'ottica interviene il meccanismo della citazione, evidente nelle opere di Nico Mingozzi: una citazione che è riproposizione di schemi iconografici da ritratto ottocentesco, resa possibile attraverso il riutilizzo di vecchie e ingiallite fotografie da album di famiglia.
Ma dato che la citazione non è mai riproposizione esatta delle immagini arrivateci da tempi così lontani, l'artista interviene, in maniera discreta ma altresì spaesante e freudianamente “perturbante”, a inserire su questi corpi così composti e sulle loro mises da giorno della festa, dei volti di animali, di fantasmi, di esseri i! nquietanti. Facendo così veniamo trasportati in un doppio mondo “altro”, che non è solo quello di un passato relativamente recente - ma da noi mai vissuto - ma anche un mondo di sogno, surreale e popolato da creature inquietanti, dal quale vorremmo, una volta data un'occhiata, tornare indietro il prima possibile.
Presentazione | Lara Piffari
Curatela | Anna Epis